Il 30 ottobre in Sardegna si festeggia San Saturnino, martire cagliaritano di cui ricorre quest’annol’anniversario dei quattro secoli dal ritrovamento delle sue reliquie (1621-2021).
In questa occasione sono state organizzate tante manifestazioni ( Il cammino di San Saturnino ) tra cui un concerto nella basilica di Cagliari dedicata al Santo.
Il concerto era organizzato dal Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari che attualmente è diretto dalla professoressa Aurora Cogliandro.
Alle 17:00 si è esibita la giovane violinista Silvia Paola MELONI . Purtroppo non ho avuto modo di sentirla mentre, sono riuscita ad essere presente con difficoltà (il pubblico era davvero numeroso) al concerto delle 19:00.
I protagonisti della serata erano i giovani allievi della classe di esercitazioni orchestrali diretti dal maestro Alberto Pollesel con un programma dedicato a L.V. Beethoven. Protagonisti anche due giovanissimi solisti, a mio avviso dei veri talenti: Eleonora Chighine, Soprano e Filippo Piredda, Pianoforte.
Il concerto è iniziato col brano “Ah! Perfido” per soprano e orchestra, (in questo mio post precedente parlo della complessità di questa composizione). Un brano difficilissimo che il soprano Eleonora Chighine ha affrontato con grande padronanza vocale e scenica. Una voce stupefacente per estensione, volume e agilità. Chi ha avuto la fortuna di ascoltarla ieri sera avrà pensato che Eleonora sia già una professionista, vista la sua maturità vocale, invece ha al suo attivo poco più di due anni di studio. Un’artista che ha davanti un futuro brillante, considerando anche il fatto che è una pianista. Il maestro Pollesel ha diretto l’orchestra che l’accompagnava, con una gestualità sicura , dal suono ben amalgamato e senza sbavature. Forse in qualche raro momento sarebbe stato bello far emergere i pianissimi della voce, come richiesti dalalla partitura Beethoveniana , che invece sono stati coperti da un eccesso di volumi. Il tutto è giustificato dal fatto che le prove, soprattutto nella Basilica, sono state pochissime e sappiamo che l’acustica a volte fa brutti scherzi. Un plauso particolare va ai legni per la loro pulizia e sicurezza dei suoni.
Hanno completato il concerto altri due brani impegnativi come l’Ouverture op. 43a “Le creature di Prometeo” sempre di L. van Beethoven e il Concerto per pianoforte e Orchestra n. 1 in Do Maggiore op. 15. Anche qui un solista di soli 19 anni , il pianista Filippo Piredda, che ha mostrato doti pianistiche di altissima qualità. Sonorità sempre emergenti sull’orchestra e suono ben definito sia nei cantabili che nei virtuosismi.
Di seguito uno stralcio della serata
