Al via domani (venerdì 27 maggio) a Nuoro le premiazioni del Primo Concorso di Composizione Musicale “Grazia Deledda” indetto dalla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”. 

Appuntamento è alle 21.30 nell’auditorium della scuola con la proclamazione dei vincitori della sezione Musica Popolare.

Nel pomeriggio si terrà la masterclass di organetto del Maestro Riccardo Tesi, che dopo le premiazioni si esibirà in concerto accompagnato dal chitarrista Maurizio Geri e dal gruppo nuorese Ballade Ballade Bois.

Al via domani (venerdì 27 maggio) nell’auditorium della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” di Nuoro le premiazioni del Primo Concorso di Composizione Musicale Grazia Deledda, indetto in occasione del centocinquantesimo anniversario dalla nascita della scrittrice nuorese (premio Nobel per la letteratura nel 1926) e dei quarant’anni dalla fondazione della scuola.

 Alle 21.30 si terrà la premiazione ed esecuzione del brano “Grassia e Pedru” vincitore nella sezione E dedicata alla Musica Popolare, scritto da Valentina Chirra e Luigi Ladu. La serata continuerà con il concerto dell’organettista Riccardo Tesi, accompagnato dal chitarrista Maurizio Geri e dal gruppo nuorese Ballade Ballade Bois. Il Maestro Tesi sarà impegnato nel pomeriggio con una masterclass che coinvolgerà più di trenta organettisti provenienti da tutta la Sardegna.

Le ulteriori premiazioni avranno luogo nelle giornate di domenica 19 giugno alle ore 19 per la sezione III dedicata alla Musica Contemporanea (protagonisti i membri dell’ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio di Sassari e della Scuola Civica di Nuoro) e di giovedì 24 giugno alle ore 20.30  per la sezione IV dedicata all‘Orchestra da Camera (Protagonista l’Orchestra da Camera Progetto Enarmonia). Entrambi i concerti saranno diretti dal Maestro Andrea Ivaldi, direttore della Scuola Civica Chironi. La serata finale della sezione I, dedicata al Coro avrà luogo invece nel mese di settembre e vedrà protagonista il Complesso Vocale di Nuoro diretto da Franca Floris.

 Il Primo Concorso di Composizione  Musicale “Grazia Deledda”, che si articola in cinque sezioni, tra le quali Musica corale, Musica moderna, Musica contemporanea, Musica popolare e Orchestra da camera, ha destato molto interesse nel mondo dei giovani compositori (era riservato a compositori di età inferiore ai 35 anni) e ha ricevuto candidature di compositori non solo italiani, ma provenienti dalla Cina, Portogallo e Turchia.

 

 Riccardo Tesi è un compositore, strumentista, ricercatore dalla complessa e poliedrica personalità artistica, autentico pioniere della musica etnica in Italia. Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese, Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore. In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, suona l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre” (1981). Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare allo strumento una lingua arcaica e nuova, dilatandone il vocabolario e la tecnica rimasti a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini. Le esperienze musicali con il gruppo sardo-toscano Ritmia, il duo con Patrick Vaillant, lo spettacolo di canzoni occitane “Anita, Anita” ancora con Vaillant e Jean Marie Carlotti, il trio di organetti Trans Europe Diatonique con John Kirkpatrick, Marc Perrone, Kepa Junkera, il trio jazzistico col mandolinista nizzardo e Gianluigi Trovesi, hanno allargato i confini geografici e le frontiere musicali di Riccardo Tesi, insieme ad altre collaborazioni di grande prestigio come quella col malgascio Justin Valì, con la cantante sarda Elena Ledda, la cantante umbra Lucilla Galeazzi, con il gruppo siciliano Dounia, la portoghese Amelia Muge, la siciliana Rita Botto, con l’arpista Vincenzo Zitello, con il clarinettista Gabriele Mirabassi, i tamburellisti  Carlo Rizzo e Alfio Antico, con il pianista Rocco de Rosa, il flautista lusitano Rao  Kyao, il virtuoso di chitarra portoghese Custodio Castelo, con il jazz partenopeo di Maria Pia de Vito, con i chitarristi Beppe Gambetta, Reno Brandoni e Peppino D’Agostino, con l’etnojazz di Daniele Sepe, con l’humor della Banda Osiris, con artisti dell’area rock come Francesco Magnelli, Ginevra di Marco (ex CSI e PGR), Piero Pelù e gli Skiantos, con il DJ Ominostanco fino alla grande canzone d’autore italiana con Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Giorgio Gaber, Carmen Consoli, Carlo Muratori, Tosca, Cisco, Cristina Donà, Nada e Giua (Maria Pierantoni Giua), Peppe Voltarelli, Ermanno Giovanardi.

Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale con la quale ha registrato 6 album e festeggiato i 25 anni di attività. Nel 2012 Riccardo Tesi ha creato il progetto Cameristico, dove l’organetto diatonico incontra il suono classico di pianoforte, clarinetto e violoncello per una serie di nuove composizioni affiancate ad una rilettura di alcune delle pagine più significative del suo repertorio. Dal 2010 è componente de I Samurai, quintetto internazionale di organetti con il basco Kepa Junkera, il finlandese Markku Lepistö, il giovane italiano Simone Bottasso e l’irlandese David  Munnelly con i quali ha registrato due album e suonato nei maggiori festivals di tutta Europa. Nel 2014 ha curato la direzione musicale del riallestimento dello spettacolo storico BELLA CIAO in occasione del cinquantennale. Nel 2018 riprende la storica collaborazione con il mandolinista frances Patrick Vaillant insieme al virtuoso di tamburi a cornice Andrea Piccioni nel progetto “Capanne con vista”, che in occasioni speciali si allarga a quartetto con il clarinettista jazz Gianluigi Trovesi.

 

 

 

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