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Parte NARCAO BLUES

Alessandra Atzori by Alessandra Atzori
18 Luglio 2022
in blues, concerti live, cultura, festival, Musica
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Al via mercoledì sera a Narcao (Sud Sardegna) la trentaduesima edizione del festival Narcao Blues. Apertura con Bai Kamara Jr & The Voodoo Sniffers e Moonlight Benjamin.
Concerti fino a sabato 23 luglio con Eric Gales, Anders Osborne, Toby Lee, Kris Barras, Samantha Fish e Matt Schofield.
 *

Narcao Blues ai nastri di partenza: mercoledì (20 luglio) prende il via la trentaduesima edizione del più longevo festival in Sardegna dedicato alla “musica del diavolo”, uno degli appuntamenti più attesi dell’estate isolana; e per quattro sere, fino a sabato 23, blues torna a fare rima con Narcao, il paese del Sulcis dove il festival è nato e si rinnova dal 1989, e in cui ha sede l’associazione culturale Progetto Evoluzione che da sempre ne cura l’organizzazione con l’esperta direzione artistica di Gianni Melis.
 
Tanti e rinomati gli artisti internazionali che nell’arco di oltre tre decenni hanno calcato il palco di Piazza Europa: nomi del calibro di Michael Coleman, Popa Chubby, Canned Heat, Mick Taylor, Eric Sardinas, Robben Ford, John Mayall, Peter Green, Larry Carlton, James Cotton, Lucky Peterson, Luke Winslow-King, Otis Taylor, Robben Ford e Bill Evans, tra gli altri, senza contare i migliori esponenti del blues nazionale e isolano. Un lungo e prestigioso elenco che si appresta a crescere e impreziosirsi nei prossimi giorni con i protagonisti della nuova edizione del festival alle porte: gli statunitensi Eric Gales, Samantha Fish e Anders Osborne, il belga/sierraleonese Bai Kamara Jr, la haitiana Moonlight Benjamin, i britannici Toby Lee, Kris Barras e Matt Schofield.
 

  • Al via mercoledì

Il compito di aprire le danze nella serata inaugurale di mercoledì 20 spetta alle 22 a Bai Kamara Jr & The Voodo0 Sniffers. Chitarrista e cantautore impegnato che rivela le sue origini africane, figlio dell’ex ambasciatrice della Sierra Leone in Belgio, cresciuto nel Regno Unito e in Belgio da ormai venticinque anni, nella sua musica Bai Kamara Jr fonde blues, roots, soul e influenze jazz. Voce calda, funky ma al tempo stesso sobria e intima, ha condiviso il palco con artisti internazionali del calibro di Habib Koité, Cassandra Wilson, Rokia Traoré, ha aperto tutti i concerti di Vanessa Paradis durante il tour mondiale in supporto all’album “Love Songs”, e il suo coinvolgimento con varie ONG l’ha portato a collaborare con Youssou N’Dour. Cinque gli album al suo attivo: molto personale e blues il più recente, “Salone”, uscito a gennaio 2020, segna una nuova fase nella sua carriera. Con Bai Kamara Jr, mercoledì a Narcao, ci saranno Tom Beardslee alla chitarra e Boris Tchango alla batteria.
 
Un’altra voce tiene banco nel secondo set della serata: quella intensa e ribelle della cantautrice haitiana Moonlight Benjamin, affiancata sul palco di piazza Europa da Matthis Pascaud e Matthieu Vial-Collet alle chitarre, Quentin Rochas al basso e Bertrand Noël alla batteria. Si intitola “Simido”, il suo album più recente, risultato di due anni di intense tournée; un progetto voodoo rock uscito alla fine del 2019 facendo seguito al successo internazionale di “SiIltane”, dell’anno prima. La “Patti Smith caraibica”, come l’ha definita il quotidiano britannico The Guardian, si esprime esclusivamente in creolo, evidenziando le speranze e le paure del popolo di Haiti, e denunciandone la condizione di difficoltà politica e socio economica.
 
Spetterà invece a uno degli astri nascenti del blues di matrice britannica il compito di accendere gli amplificatori giovedì 21 luglio: alle 22, a infiammare il pubblico di Narcao Blues ci penserà Toby Lee, diciassette anni compiuti a gennaio, chitarrista che, nonostante la giovanissima età, ha condiviso il palco con nomi del calibro di Buddy Guy, Billy Gibbons, Peter Frampton, Slash, Lukas Nelson e Kenny Wayne Shepherd, e ha suonato alla Royal Albert Hall di Londra spalla a spalla con il suo idolo Joe Bonamassa, che l’ha definito “una futura superstar del blues”. Originario dell’Oxfordshire, Toby Lee ha rappresentato il Regno Unito all’International Blues Challenge di Memphis nel 2018, e nello stesso anno ha vinto il premio Young Blues Artist of The Year agli UK Blues Awards. È comparso anche nel documentario televisivo “Child Prodigies – Bambini Prodigio”, nel popolarissimo talk show americano “Ellen Degeneres Show”, e ha superato 400 milioni di visualizzazioni nei social.

Nel secondo set, il festival calerà uno dei suoi assi: Samantha Fish, cantante, autrice e virtuosa della sei corde, capace di riff infuocati, ritmi viscerali e una voce dal timbro caldo e pulito. Classe 1989, nativa di Kansas City (nel Missouri), cresciuta immersa nella musica di Bonnie Raitt, Stevie Ray Vaughan, Tom Petty e dei Rolling Stones, ha ottenuto molto presto importanti riconoscimenti internazionali grazie all’aiuto del suo mentore, Mike Zito, tra i quali quello di Migliore Artista Emergente ai Blues Music Awards nel 2012. Sette gli album al suo attivo: nell’ultimo, “Faster”, uscito lo scorso settembre per la Rounder Records, ha unito le forze con il produttore Martin Kierszenbaum (che lavora con Lady Gaga, Sting e Sheryl Crow), portando maggiore intensità al suo già elettrizzante stile fatto di un’esplosiva commistione di blues e rock and roll.

Serata all’insegna del blues d’autore, venerdì 22 luglio: aprirà (come sempre alle 22) il cantautore statunitense Anders Osborne, tra i musicisti più apprezzati e celebrati da pubblico e critica a livello internazionale. Le sue grandi doti di songwriter risuonano anche nelle note dei musicisti per i quali ha scritto, come in “Slow Down” di Keb’ Mo’, che nel 1999 ha ottenuto il Grammy come miglior album blues contemporaneo. Di origine svedese (è nato a Uddevalla nel 1966), Anders Osborne ha condiviso lo studio e il palco con prestigiosi musicisti, da Derek Trucks a Warren Haynes, passando per Phil Lesh dei Grateful Dead a Jackie Greene. I suoi brani sono apparsi in tv, come colonna sonora, ed è stato acclamato da importanti testate come USA Today, Guitar Player, Relix e Offbeat. Capace di riflettere attentamente sui dilemmi esistenziali, Osborne è un poeta dei tempi moderni che ha scelto la musica come mezzo per esprimere ciò che ha dentro, come testimoniano i suoi ultimi lavori discografici, “Buddha and the Blues”, del 2019, e “Orpheus and the Mermaids”, scritto in piena pandemia.

Alle 23 la piazza Europa verrà illuminata dal bluesman e cantante inglese Matt Schofield, tra i più illustri esponenti dell’attuale British Blues, con collaborazioni con artisti del calibro di Robben Ford e Buddy Guy, tra gli altri. Membro della British Blues Hall of Fame, Schofield ha lasciato il segno nel panorama blues internazionale, collocandosi tra i migliori interpreti nella nuova classe dei prodigi della sei corde. Importanti magazine come il Los Angeles Daily News e Guitar & Bass Magazine ne hanno intessuto le lodi, posizionandolo tra i primi dieci chitarristi blues britannici di tutti i tempi, al fianco di icone del calibro di Eric Clapton e Peter Green. Nato e formatosi a Manchester, Schofield ha iniziato a suonare la chitarra all’età di dodici anni, imparando a muoversi tra la sei corde da autodidatta, grazie alla forte ispirazione ereditata dalla grande collezione di dischi del padre di passaporto statunitense. A diciotto anni si è trasferito a Londra e nella capitale è stato in grado di affinare le sue abilità come supporto di una grande varietà di artisti di spicco della scena blues inglese, collaborando con musicisti statunitensi e iniziando a fare tournée a livello internazionale. Introspettivo, curioso ed estremamente colto (amante della scienza, della storia e della filosofia) Schofield è un musicista a tutto tondo, in possesso di una personalissima cifra stilistica, partita dallo studio delle proprie radici, dalle quali si è mosso per esplorare nuove e molteplici frontiere musicali.

L’ultima serata, sabato 23 luglio, vedrà di scena nel primo set delle 22 la Kris Barras Band, tra le più sorprendenti realtà emergenti del panorama rock/blues britannico. Capitanata dal chitarrista e cantante nativo del Devon, membro del tour europeo della Supersonic Blues Machine al fianco del leggendario Billy Gibbons (ZZ Top) nel 2018, la formazione sarà a Narcao sull’onda dell’ultimo disco, “Death Valley Paradise” (Mascot Records), dato alle stampe lo scorso marzo, un lavoro che profuma di consacrazione, grazie all’importante collaborazione con il produttore di fama mondiale Dan Weller. Riff grintosi, chorus coinvolgenti e assoli esplosivi sono le caratteristiche del quartetto che vede accanto al suo leader Josiah J. Manning alla chitarra e cori, Kelpie Mackenzie al basso e Billy Hammett alla batteria. Il singolo di lancio dell’album, “Dead Horses”, è stato un grande successo sia per i fan di vecchia data che per i nuovi: il brano più trasmesso, lo scorso settembre, da Planet Rock, la più grande stazione radio dedicata al rock del Regno Unito.

Il compito di calare il sipario sulla trentaduesima edizione di Narcao Blues spetterà infine a quello che può essere indubbiamente definito uno degli attuali chitarristi più originali e influenti nella scena mondiale: Eric Gales, cantante e strumentista mancino di straordinario talento. Classe 1974, nativo di Memphis, il musicista afroamericano ha sviluppato uno stile tutto suo, un sound blues/rock che attinge da diverse fonti, tra le quali cita Albert King e Frank Gambale. Il primo disco arriva quando ha ancora sedici anni, ed è stato un successo immediato, acclamato dalla stampa specializzata e dal pubblico, come testimonia anche il riconoscimento di miglior artista emergente nel 1991 da parte dei lettori del Guitar World Magazine. Nel corso degli anni Eric Gales ha collezionato la presenza ai suoi spettacoli di vere proprie leggende della chitarra, come Carlos Santana, Eric Johnson, B.B. King ed Eric Clapton, che hanno assistito con interesse alle sue performance, lodando la sua capacità di infiammare il pubblico con la sei corde tra le dita: c’è da aspettarsi che accada anche a Narcao nell’ultimo atto del festival, sabato 23 luglio.
 
IL FESTIVAL • Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l’anno prima con l’obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. Oltre al festival, vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues alla Gospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest’anno alla sua ventesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l’attività dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell’Italian Blues Union, l’unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale. L’associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben ventitré nazioni.
 
BIGLIETTI E ABBONAMENTI • Il biglietto intero per la serata del 20 luglio costa 10 euro, 15 euro per le altre serate; 35 euro il prezzo dell’abbonamento per tutto il festival. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Boxoffice Sardegna, nel sito www.narcaoblues.it e presso la sede dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione in via Carbonia, 11 a Narcao.
Per informazioni, l’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781875071.
 

* * *

Associazione culturale Progetto Evoluzione
via Carbonia, 11 – 09010 NARCAO (CI)
tel/fax: 0781 87 50 71 / e-mail: infoblues@narcaoblues.it
www.narcaoblues.it
www.facebook.com/narcao.blues
www.twitter.com/narcao_blues

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