Debutto una nuova produzione de Il crogiuolo con “In Tram vite parallele”  Repliche riprese per la Giornata della memoria
25 – 29 gennaio 2024
Sono frangenti complessi quelli in cui ci troviamo a vivere, il teatro deve comunque assolvere al suo mandato etico e civile.
La parola genocidio è stata associata nel corso dei secoli ai popoli che sono stati sottoposti ad eliminazione sistematica dei suoi componenti per ragioni di interesse economico e di odio razziale. Ha riguardato gli indiani d’America, ha riguardato ebrei, zingari, omosessuali durante la seconda guerra mondiale, oggi non mancano gli esempi di azioni efferate a scapito di popolazioni inermi: ultima in ordine di tempo Gaza.
Il 27 gennaio è una giornata dedicata al ricordo del genocidio degli ebrei e noi la celebriamo con una serie di iniziative, consapevoli che la storia vada ricordata, in taluni casi anche ai diretti discendenti di quegli episodi, nella speranza di contribuire a riflettere anche sull’orrore del presente.
Il 25 gennaio 2024, ore 11.30 presso l’ auditorium Scuola Secondaria di I Grado – via Bach, in replica il 26 gennaio, stesso orario, debutta lo spettacolo, nuova produzione de Il crogiuolo “In Tram: vite parallele”, scritto e diretto da Rita Atzeri con Michela Atzeni e Giovanni Trudu. Lo spettacolo è un lavoro di teatro d’attore basato sui testi letterari di Marco de Paolis con Annalisa Strada “L’uomo che dava la caccia ai nazisti”, Sabina Fedeli e Anna Migotto “#AnneFrank, vite parallele, un diario segreto, cinque sopravvissute, uno stesso destino”, Tea Ranno “Un tram per la vita. Ispirato alla storia di Emanuele Di Porto, sfuggito al rastrellamento nazista nel ghetto di Roma”, Sophie Adriansen “Il giorno specialedi Max”, Franco Leoni Lautizi “Ti racconto Marzabotto. Storia di un bambino che è sopravvissuto”.
Su un tram che viaggia per la città di Roma stanno due ragazzi dei nostri giorni alla ricerca del passato della loro famiglia. Non si conoscono ma i loro destini sono intrecciati perché le loro storie sono legate all’esperienza delle persecuzioni naziste degli ebrei, agli eccidi commessi dai tedeschi e dai loro alleati fascisti durante la seconda guerra mondiale.
Tea è una lettrice accanita, porta con sé il diario di Anna Frank, ha incontrato tanti sopravvissuti perché voleva capire, perché la storia deve insegnare e non deve ripetersi. Marco è figlio di un giudice che su quelle stragi ha, dopo decenni, aperto i processi.
Il loro viaggio in tram è come un viaggio nel tempo, si raccontano, si confidano e rivivono le esperienze dei perseguitati, in cui gioco continuo di trasformazioni e animazioni di oggetti, che rendono lo spettacolo delicato e godibile, nonostante la forza dei contenuti.
Lo spettacolo andrà in scena per tutti il 27 gennaio, ore 17.00 a Casa Saddi, in via Ettore Fieramosca 17 Pirri Cagliari, Biglietto posto unico euro 5,00 e sarà replicato il 29 gennaio 2024, a Quartu presso la scuola di via Cimabue.
Sempre il 27 gennaio 2024, ore 21 a Casa Saddi andrà in scena la ripresa del monologo “3694Sara, il mio nome è Sara” scritto e diretto da Gianfranco Mazzoni, con Marta Gessa protagonista ed Alessio Devita al violino.
Questo monologo nasce da una ricerca e documentazione grazie ai racconti di alcuni sopravvissuti all‘Olocausto. Quella di Sara è la somma di alcune di queste storie, anche se fantasia e creatività fanno da collante. Con questo monologo racconto il dramma vissuto da Sara, una giovane ebrea romana, nata nel 1924, dal momento in cui la sua esistenza semplice ma felice s’interrompe con l’arrivo delle leggi razziali del 1938 e in seguito con la guerra e l’arrivo dei tedeschi. Poi il terribile ricordo della notte tra il 15 e il 16 ottobre del ’43, quando il Ghetto fu circondato e gli abitanti furono rastrellati casa per casa, infine costretti a viaggiare su dei carri bestiame per lunghi giorni senza bere ne mangiare, infine l’arrivo ad Auschwitz. Da quel momento non avrà più notizie della sua famiglia.
Qui Sara non esiste più è solo un numero il 3694 tatuato sul braccio.
Ancora il 27 gennaio 2024, ma a San Vero Milis, ore 18.30, presso la sala consiliare, con il melologo “Una bambina e basta”, tratto dall’omonima opera di Lia Levi con Rita Atzeri voce narrante e Chiara Vittone all’arpa.
La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la scuola Civica di musica del Montiferru ” Nino Dispensa”, direzione artistica Giambattista Angotzi e Bruno Camera. La partecipazione è gratuita.
Questo racconto è un gioiello. Ha vinto nel 1994 il Premio Elsa Morante-Opera Prima ed è molto diffuso anche nelle scuole dove viene letto con passione.
È la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre.
Lo spettacolo sarà replicato ad Assemini il 29 gennaio 2024, ore 19.30 presso il Teatro Centro Giovani in corso Europa, dove la mattina andrà in scena per le scolaresche.
Per gli spettacoli a Casa Saddi è gradita la prenotazione al numero 334 882 1892 con messaggio scritto whatsapp.

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