Un’altra figura professionale di estrema importanza per il Teatro lirico è il responsabile della falegnameria, figura che a Cagliari è ricoperta da Antonio Rais.
Lui, come tanti altri tecnici del teatro, è un’artista con la A maiuscola pur non facente parte di quel settore delle così dette masse artistiche (coro e orchestra). Antonio Rais infatti, fuori dal teatro, è un apprezzato scultore del legno e della pietra e le suo opere , molto originali, sono spesso oggetto di mostre importanti.
Ho chiesto direttamente a lui in cosa consiste il suo lavoro e quale importanza abbia all’interno del teatro.
Innanzitutto la mia professione è in stretta collaborazione col reparto macchinisti in quanto, nella falegnameria, costruiamo le scene che andranno poi montate in palcoscenico e messe in movimento dai macchinisti.
Ma come comincia il tuo lavoro?
Si comincia da un progetto ben preciso che ci arriva dal settore allestimenti che ha già ricevuto le indicazioni dirette dallo scenografo con disegni e misure di ciò che dovremo creare.
Ma anche tu , come in altri settori, hai dei collaboratori?
Certamente. I tagli e la lavorazione sono frutto di una stretta collaborazione col mio collega Alessio Caschili e di alcuni colleghi precari, che sono essenziali, ma che purtroppo, per via dei tagli finanziari non possono sempre essere al mio fianco.
Voi eseguite solo le scene per le opere o vi dedicate anche ad altro.
Diciamo che da noi dipendono anche altre zone del teatro. E’ stato opera nostra ad esempio, l’allestimento del ristorante, la pavimentazione in legno di molti ambienti, la realizzazione dei leggii della sala coro, tanto per citarne alcuni.
Parlami invece del tuo lato artistico.
Mi piace creare col legno e la pietra, sia sculture che pannelli. Ad ispirarmi sono gli elementi della mia terra di Sardegna come la flora e la fauna, ma anche i visi e le espressioni della nostra gente.
Grazie Antonio! Vorrei concludere regalando ai nostri lettori la foto di una tua opera.
Onore e merito al mio amico grande artista!