Il Bohemian duo, costituito da Roberto Bernardini (Oud) e Pierpaolo Sedda (Percussioni) propone un nuovo concerto che spazia dalla musica classica araba e turca, fino
alle danze armene e alla musica di compositori contemporanei, nelle quali sono presenti le influenze del jazz, ma anche con largo spazio per l’improvvisazione.

In questi concerti i musicisti  si avvalgono di strumenti millenari come  l’Oud (liuto arabo), chiamato nel mondo arabo “il principe degli strumenti” e le percussioni, (darbouka, tamburi a cornice).
Questi sono gli strumenti musicali antichissimi che accompagnano la civiltà umana sin dalla preistoria. In questo concerto, come detto prima si potranno ascoltare brani di musica classica araba, turca e danze armene, per arrivare a
composizioni di autori contemporanei.

L’Oud è utilizzato in tutto il mondo arabo, nel nord Africa e fino alla Turchia alla Grecia, all’Armenia e oltre. Dall’Oud , introdotto in Spagna nel periodo della dominazione araba,
derivano tutti i liuti (medioevale, rinascimentale, barocco) ma, al contrario di questi ultimi, utilizzati odiernamente esclusivamente per l’esecuzione della musica “antica”, l’Oud e attualmente utilizzato nei paesi suddetti sia per
la musica classica che per per la musica popolare e inoltre negli ultimi decenni e stato introdotto nell’ambito della musica jazz e in varie situazioni musicali di cosiddetta “contaminazione”.

“Progetto Bohemian” Il progetto Bohemian ideato nel 2008 da Roberto Bernardini, nasce come un progetto musicale “senza confini” nel quale nel corso degli anni si e spaziato dalla musica araba, turca, armena, al flamenco e alla musica slava. Il progetto ha avuto negli anni una formazione “elastica”, dal duo al quartetto e viene ora proposta in diverse formazioni: dal duo (Oud e percussioni, oud e pianoforte) al quartetto, con la presenza di una danzatrice di danze arabe. Il concerto si terrà Domenica 27 gennaio alle ore 20,00 a Monserrato (CA) in via XXXI Marzo 1943. E’ necessaria la prenotazione al n. 3387131093. L’ingresso è a offerta libera  

Roberto Bernardini nasce a Cagliari nel 1964, inizia nel 1977 lo studio della chitarra, principalmente da autodidatta e in seguito con studi privati di chitarra classica e teoria musicale. Intraprende lo studio della musica brasiliana nei suoi diversi aspetti, dallo “choro” e la musica popolare, agli autori dell’area “classica”. Approfondisce la conoscenza della musica sud americana, dedicandosi principalmente alla musica brasiliana e al tango argentino, dalle sue origini sino all’opera di Astor Piazzolla.

Studia chitarra flamenca, e si dedica allo studio dell’ Oud (liuto arabo) e della musica araba, sviluppando parallelamente un lavoro di ricerca all’interno delle musiche dell’area mediterranea. Come liutista , oltre ad aver partecipato a diverse incisioni discografiche, ha presentato concerti nell’ambito della musica medioevale, araba e turca, con il Bohemian Trio, l’ Ensemble Zenith Nadir, e l’Ensemble Imperfecti Musici; Ha presentato un repertorio di musica sefardita nel progetto “Ondas” insieme alla cantante Noemi Balloi, e in ambito teatrale oltre che ad alcuni “ reading” di poesie, ha utilizzato l’oud nello spettacolo teatrale “Eleonora, una visione” presentato dalla compagnia Fueddu e Gestu.

Pierpaolo Sedda nasce a Bitti nel 1981 Si appassiona al mondo delle percussioni studiando inizialmente da autodidatta e in seguito con diversi maestri. Esordisce nel 2009 al Festival Andrea Parodi a Porto Torres arrivando tra i finalisti. Tante le collaborazioni con vari musicisti che lo portano a esibirsi anche fuori dall isola, in festival internazionali di world music. Nel 2016 suona al Teatro la Ronda di Barcellona con il progetto di world music “Al Indialus Dharma”, nel 2020 collabora con il progetto “Ricinn di Laure le Prunenec” aprendo il festival Walc in Normandia. Collabora con il musicista Yaacob Gonzalez Garcia con il “Duo Ziryab”. Fa parte di diversi ensemble di musica medievale, musica sefardita e musica araba e collabora, tra gli altri, con i musicisti Giorgio Serci, Noemi Balloi, Valentino Meloni e con le formazioni Biorhythms jazz, Eu Sereia, Damasco. Dal 2018 fa parte del progetto Bohemian del musicista Roberto Bernardini. Approfondimenti La musica classica araba (e turca) e monofonica o per meglio dire ‘eterofonica’ (da etero + fone) e si basa su modi melodici chiamati maqam (al plurale, maqamat). L’esecuzione delle singole linee melodiche viene quindi affidata a piu strumenti diversi che suonano all’unisono: grazie alla diversita timbrica degli strumenti, ai diversi registri impegnati (con strumenti piu gravi o piu acuti suonati simultaneamente) e alle procedure di ornamentazione (non simultanee) dei suonatori, si realizza l’eterofonia.

I modi melodici spesso utilizzano la microtonalita: intervalli che sono piu piccoli del mezzotono che e il piu piccolo intervallo musicale nella musica “occidentale”; a differenza infatti della musica occidentale che utilizza dodici intervalli per dividere l’ottava, la teoria musicale araba divide l’ottava in ventiquattro intervalli equivalenti , i quarti di tono sono appunto usati per ottenere questa scala, mentre l’ottava nella musica turca è divisa in 53 intervalli. Alcune tra le forme strumentali proposte. Il Sama‘i : Il Sama‘i e una forma di composizione strumentale che consiste in 4 sezioni(khana-s), ognuna seguita dallo stesso ritornello (taslim). Tutte le sue sezioni sono composte sul ritmo(Iqa‘) Sama‘i Thaqil, in 10/8 ad eccezione del quarto khana che e solitamente composto su un breve tempo dispari su dei ritmi come l’Iqa‘ Sama‘i Saraband (in 3/8) o l’Iqa‘ Sama‘i Darej(in .) Iqa‘ molto popolare nel genere vocale Muwashah. Il Muwashah (plurale Muwashahat) e una forma vocale complessa basata sulla forma dei poemi classici arabi dell’ Andalusia (i muwashahat sono a volte qualificati come andalusi anche se le loro melodie arrivano dalla Siria all’Egitto e risalgono a uno o due secoli fa). I Muwashahat usano spesso ritmi dispari e complessi partendo dal 5/4, al 7/4, 7/8, 10/8, 11/8, 13/8, 17/8 e cosi via. La Longa : La Longa e una forma tradizionale di musica (e danza) veloce, usata nella musica araba e mediorientale che si crede abbia avuto origine in Turchia o nell’Europa orientale. La longa e la seconda forma musicale ottomana piu popolare, solitamente composta sul breve e saltellante Iqa‘ Fox (in 2/4) per i khana-s, e sull’ Iqa‘ Malfuf per il taslim. Molte longa dell’era ottomana usavano dei maqam formati da semitoni come il Nahawand, Hijaz e Nikriz, e usavano melodie che richiamavano la musica europea orientale. Mandilatos : (Grecia: Μαντηλάτος; Turchia Mandra havasi; Armenia: Laz bar) Danza popolare greca (Tracia) , in 2+2+3 7/16 e 7/8 . La danza Mandilatos e un ballo di coppia che prende il nome dalle “mandilia” (fazzoletti) che si tengono durante l’esecuzione. Il mandilatos viene spesso eseguito in Tracia e nella regione del Mar Nero durante le processioni nuziali, simili danze folcloristiche sono note in Armenia come Laz bar.  




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