In occasione della manifestazione Eurovision 2025, la gara conora che presenta artisti da tutte le parti d’Europa, in tanti mi hanno domandato che tipo di voce avesse il vincitore Johannes Pietsch . Lui si è presentato con una ballata elettro-pop difficilissima, eseguito con la sua voce da “controtenore”.
Già da un po’ di tempo sta andando di moda la così detta lirica-pop, un modo di cantare con la voce impostata per la lirica ma su brani moderni di vario genere.
Il giovanissimo Johannes Pietsch ha vinto come rappresentante per l’Austria (lui è di padre austriaco e madre filippina).
Ma che voce è il controtenore?
Sentiamo il parere di Carlo Vistoli. “E’ una categoria estesa in cui tanti con la nostra vocalità si inseriscono, in base al repertorio e la tessitura, come contraltisti o sopranisti (talvolta anche “mezzosopranisti”), se vogliono; altri , che non hanno per ragioni fisiologiche completato la muta vocale e sono foniatricamente diversi da noi come conformazione strutturale (Bruno de Sa’ per esempio, per quanto dice lui) spesso preferiscono definirsi soprani maschili o male soprano/male alto in inglese, per diversificarsi dal controtenore.
Questa denominazione è comunque storicamente impropria perché presa dalla polifonia antica in cui il contra-tenor era una delle voci intermedie che appunto, era un’aggiunta al tenor, contrapponendosi ad esso.
La voce del contratenor poteva essere più alta (contratenor altus) o più bassa (contratenor bassus) rispetto al tenore, ma sempre più bassa rispetto al discantus. Il termine usato ora per le voci come la nostra è sempre impropriamente mutuato dalla tradizione inglese del “countertenor” (Segui qui l’intervista completa).