Doveva arrivare Diego Dalla Valle per far capire a tutti che con la cultura non solo si mangia, ma si può mangiare bene se ben gestita. La notizia che la Tod’s entra come nono socio fondatote del teatro Alla Scala non può che farmi un immenso piacere. Finalmente qualcuno che apre gli occhi e la mente.
Il grande imprenditore toscano che oltre all’intuito ha dalla sua anche cervello e cultura, ha fiutato bene l’affare. E’ sua la frase: “con la cultura credo che si possa mangiare e mangiare bene!” E Lissner, sovrintendente del teatro italiano più amato nel mondo, è felicissimo di queste affermazioni.
Dal 1 gennaio 2012 la Tod’s darà un contributo di oltre 5 milioni di euro in tre anni, massimo quattro. L’ingresso è stato presentato giovedì in Teatro dal sovrintendente Stephane Lissner e dallo stesso patron di Tod’s Diego Della Valle. La collaborazione tra il Gruppo e la Scala è però iniziata già da qualche mese: lo scorso settembre è stato presentato «An Italian Dream», un video realizzato da Tod’s con i ballerini del teatro. Dopo l’intervento a sostegno del Colosseo, Dalla Valle – che è anche azionista di Generali, Mediobanca e Rcs Mediagroup – farà così il suo debutto dal gennaio 2012 anche sulla ribalta milanese.
Ma Della Valle non si limita al tempio della lirica ma afferma in una conferenza stampa che bisogna sostenere anche altri beni culturali come il Colosseo, Pompei, Venezia, Firenze.
L’assemblea dei soci ha accolto all’unanimità la richiesta di ingresso da parte di questa bella impresa che lega il suo successo alla qualità di alto artigianato e che è ammirata in tutto il mondo. Un bel traino per la nostra cultura, come d’altronde avviene in tantissimi altri paesi del mondo dove si tagliano fondi per altre cose ma non sicuramente quelli per la cultura che viene sempre al primo posto
Comunque Lissner ha precisato che il Teatro alla Scala «per noi è e sarà sempre un teatro pubblico». Poi si è rivolto al neo-sindaco Giuliano Pisapia, ora anche presidente della Fondazione Scala: «Ringrazio Letizia Moratti per il lavoro fatto con la Scala e per la decisione di alzare di 3 milioni di euro i fondi per il 2011. Oggi il sindaco è cambiato: gli ho fatto gli auguri e spero di incontrare presto il mio nuovo presidente». «Io – ha proseguito il sovrintendente – sono un uomo del servizio pubblico, difendo il mio teatro e i miei lavoratori e continuerò a farlo con il sindaco Pisapia come ho fatto con il sindaco Letizia Moratti. Mi aspetto che sia vicino al nostro lavoro».
Ora attendiamo che anche qui, nella nostra bella Sardegna, gli imprenditori prendano esempio e si propongano per agire allo stesso modo con nostro Teatro lirico, la più grande macchina culturale dell’Isola.